Il rush finale del Parlamento europeo
Nell’ultima seduta plenaria a Strasburgo sono stati votati 89 atti legislativi, alcuni dei quali molto dibattuti
Ciao!
Io sono Vincenzo Genovese e questa è Spinelli, la newsletter settimanale di Will che racconta l’Unione europea da Bruxelles.
Come spesso accade, anche gli eurodeputati si sono ridotti all’ultimo momento disponibile per approvare molti atti legislativi importanti. Nell’ultima sessione ne sono stati votati 89, più 7 risoluzioni non legislative, per un totale di 96 voti complessivi: un record per la legislatura.
In questa puntata speciale di Spinelli, quindi, vi raccontiamo come sono finite alcune delle storie europee che abbiamo seguito in questi mesi.
Nell’ultima sessione plenaria del Parlamento, l’eurodeputato slovacco Miroslav Radačovský ha liberato una colomba che teneva nascosta in una borsa, augurando la pace a tutti, compresi russi e ucraini. Il gesto non è stato apprezzato da una sua collega, che ha contestato il mancato rispetto del benessere animale nella circostanza. “Speriamo che l’animale riesca a uscire di qui”, ha commentato il vice-presidente dell’Europarlamento Jan-Christoph Oetjen, che presiedeva il dibattito
Prima di cominciare, ti ricordiamo che abbiamo creato un breve sondaggio per capire insieme a te come possiamo aiutare la community ad arrivare al voto dell'8-9 giugno nel modo più informato possibile. Grazie per il tuo tempo!
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🪛 Diritto alla riparazione
Il Parlamento ha approvato una direttiva che promuove la riparazione degli oggetti per incoraggiare il consumo sostenibile e favorire l’economia circolare. I consumatori europei avranno diritto a chiedere la riparazione di una serie di prodotti, tra cui smartphone, lavatrici e aspirapolvere, anche oltre i termini della garanzia legale. Ci saranno anche incentivi, come buoni d’acquisto, campagne di informazione o sostegno agli spazi di riparazione, e una piattaforma online europea per trovare negozi che effettuano riparazioni o rivenditori di oggetti ricondizionati.
📹 Di elettrodomestici aggiustati e sostituiti avevamo parlato in questo video della nostra esperta di sostenibilità, Giulia Bassetto
🚫 Divieto di prodotti realizzati con lavoro forzato
Un nuovo regolamento approvato dal Parlamento consente di vietare la vendita, l’importazione e l’esportazione di beni realizzati con l’impiego di lavoro forzato: una pratica che coinvolge 27,6 milioni di persone nel mondo, secondo i dati dell’International Labour Organization. I prodotti saranno ritirati dal mercato e successivamente donati, riciclati o distrutti, mentre le aziende responsabili della loro commercializzazione potranno essere multate.
📹 Il lavoro forzato nelle filiere agricole è uno dei temi di “What We Eat”, la video inchiesta su cibo e sostenibilità di Silvia Lazzaris, e di “One Day One Day”, il documentario che racconta le vite di chi coltiva il nostro cibo realizzato da A THING BY
♻️ Ecodesign per prodotti sostenibili
Un altro regolamento approvato dall’Europarlamento stabilisce la “progettazione ecocompatibile”, di determinati prodotti come mobili, pneumatici o derivati tessili. Significa che ognuno degli oggetti compresi nella legislazione dovrà essere progettato tenendo conto del suo intero ciclo di vita (compreso riciclo o smaltimento), con l’intento di ridurne l’impatto ambientale complessivo. Secondo la normativa, verrà vietata la distruzione di abbigliamento e calzature invendute e a ogni prodotto sarà associato un "passaporto digitale", che ne contenga le informazioni rilevanti.
📱 Ve ne avevamo parlato in questo post
🗑️ Riduzione dei rifiuti da imballaggi
È stato approvato anche il regolamento dedicato a ridurre, riutilizzare e riciclare le confezioni: era stato il tema del primo numero di Spinelli. Come prevedibile, la norma è stata indebolita rispetto alla proposta originaria della Commissione europea, ma restano alcuni punti importanti:
Riduzione dei rifiuti da imballaggio in ogni Stato membro dell’UE del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040
Divieto dal 2030 per alcuni imballaggi (confezioni della frutta, bustine dello zucchero nei bar, campioncini di shampoo negli hotel)
Contenuto minimo di materiale riciclato per ogni elemento plastico di una confezione
Raccolta separata di almeno il 90% dei contenitori monouso per bevande in plastica e metallo entro il 2029
📃 Violenza sulle donne
Il Parlamento ha approvato definitivamente la prima legge europea contro la violenza di genere. Come vi avevamo raccontato in questa puntata di Spinelli, la direttiva in questione rende punibili in tutta l’UE diverse forme di violenza contro le donne, tra cui la mutilazione genitale femminile e il matrimonio forzato. Saranno adottate regole specifiche anche sulla violenza online, che comprende cyberflashing (invio di immagini di nudo senza il consenso del destinatario) e revenge porn (diffusione non consensuale di immagini intime di una persona). Non è compreso nella legge, invece, il reato di stupro, perché gli Stati dell’UE non si sono accordati sulla sua definizione. Questo reato continuerà quindi a essere punito in maniera differente nei diversi Paesi dell’Unione.
🎧 Del problema dei femminicidi, e delle soluzioni per affrontarlo, abbiamo parlato nel podcast Se domani non torno con Silvia Boccardi
📲 Lavoratori delle piattaforme digitali
Un’altra direttiva molto contestata appena approvata dall’Europarlamento è quella sui lavoratori delle piattaforme digitali, di cui vi avevamo parlato in questa puntata di Spinelli. Dopo un primo accordo a dicembre tra Consiglio e Parlamento europeo, alcuni Stati membri si erano tirati indietro, bloccandone l’approvazione. Il testo è stato quindi rinegoziato e il compromesso raggiunto a febbraio 2024 prevede regole meno stringenti per le piattaforme come Uber o Deliveroo. Per autisti e rider, comunque, ci sono novità importanti: gli Stati membri dell’UE dovranno stabilire dei criteri precisi per consentirne l’eventuale riclassificazione come dipendenti dell’azienda per cui operano, e ogni lavoratore dovrà essere debitamente informato sull’utilizzo di algoritmi per decidere orari, compensi e condizioni lavorative.
A proposito di votazioni sprint: in una seduta plenaria del 2013 l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella riuscì a comprimere in soli 57 secondi 16 votazioni su altrettanti emendamenti a una relazione. Alla fine, ottenne un’ovazione da parte dei suoi colleghi, come ci ricorda questo video.
🇪🇺 L’Italia è il terzo Paese per numero di eurodeputati
🚲 Il parco pubblico finanziato coi fondi di coesione europei
Strasburgo è una città di confine, adagiata sul Reno che divide Francia e Germania. Tra le due sponde del fiume passa una pista ciclabile “transnazionale”, proprio come quella che parte da Sacile, attraversa il Friuli Venezia-Giulia e termina a Nova Gorica, in Slovenia. Ve la mostriamo in questo post.
E dell’impatto delle politiche di coesione sulle nostre vite parliamo in Shape of EU, un podcast in collaborazione con la Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione Europea 👇
🇮🇹 Will arriva a Roma
Dopo aver girato l’Europa in 5 tappe, giovedì 9 maggio saremo a Roma per concludere il tour in cui abbiamo incontrato le comunità di italiani che vivono all’estero.
Da questo tour è nato il podcast Europei, in collaborazione con Chora Media, e in questo appuntamento finale ci confronteremo con la community su cosa voglia dire davvero "sentirsi europei".
📧 È uscita una nuova newsletter di Will!
Si chiama “Senza pietà - L’attualità economica senza fronzoli” e racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà.
Parleremo dello stato dei nostri conti pubblici, di finanza, di PNRR, di come sta cambiando la nostra economia e… tanto altro!
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Sui prodotti realizzati con il lavoro forzato si può fare sicuramente di più (ovviamente, ad impedirlo). La filiera corta sarebbe davvero un'ottima soluzione, ma in alcune zone d'Italia la vedo grigia ad applicarla.