La festa (trascurata) dell’Europa
Ogni 9 maggio si celebra la Dichiarazione Schuman, considerata l’atto fondativo dell’UE. Ma solo un Paese riconosce la data come festività ufficiale
Ciao!
Io sono Vincenzo Genovese e questa è Spinelli, la newsletter settimanale di Will che racconta l’Unione europea da Bruxelles.
Il 9 maggio è stata la Giornata dell’Europa, che celebra la pace e l’unità nel continente. Parole oggi difficili da conciliare con la guerra in corso in Ucraina.
Robert Schuman è considerato uno dei “padri fondatori” dell’Unione europea. Nacque in Lussemburgo nel 1886, studiò in Germania e fu arruolato nell’esercito tedesco, prima di diventare un uomo politico francese. A lui è dedicata la rotonda di Bruxelles dove hanno sede Commissione e Consiglio europeo.
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☮️ L’idea che ha portato la pace in Europa
La data segna l’anniversario di una dichiarazione passata alla storia come l’atto fondativo dell’Unione europea.
Il nove maggio 1950, in un’Europa da poco uscita dalla Seconda guerra mondiale, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose un’idea rivoluzionaria. Una nuova forma di collaborazione politica ed economica, che avrebbe reso “non solo impensabile, ma materialmente impossibile” un altro conflitto tra Francia e Germania, due Stati che si erano combattuti per tutto il secolo precedente.
Schuman era convinto che solo eliminando questo contrasto secolare si potesse arrivare a quella che definiva “unione delle nazioni”, alla quale altri Paesi si sarebbero potuti aggregare in seguito. Inizialmente, si trattava di unificare le produzioni francese e tedesca di carbone e di acciaio, sottoponendole a una “Alta Autorità” comune.
La Comunità europea del carbone e dell’acciaio fu poi effettivamente istituita pochi anni dopo, con il Trattato di Parigi del 1951 a cui aderirono Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. È l’antenata dell’Unione europea, che a 73 anni di distanza si è trasformata in un’organizzazione sovranazionale unica al mondo, composta da 27 Paesi, e di fatto ancora in costruzione. “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme”, diceva del resto nella sua dichiarazione Robert Schuman.
La foto della firma del trattato che istituì la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA).
🇪🇺 Come (non) si festeggia la Giornata dell’Europa
Nella Giornata dell’Europa, proclamata nel 1985, le istituzioni dell’UE restano chiuse e i loro dipendenti hanno un giorno di vacanza.
Ma un solo Paese l’ha inserita nel proprio calendario delle festività nazionali, il Lussemburgo. In tutti gli altri, il nove maggio resta giorno lavorativo, salvo quando coincide con altre festività: ad esempio quest’anno con l’ascensione, celebrata in molti Paesi europei.
Un’altra ricorrenza coincidente è la fine della Seconda guerra mondiale, che nell’Europa occidentale si commemora l’otto maggio: è il giorno in cui, nel 1945, la Germania nazista firmò la resa agli Alleati a Berlino. Ma la firma avvenne a tarda sera, quando a Mosca era già passata la mezzanotte. Per questo in Russia e in altri Paesi dell’Europa orientale il “Giorno della Vittoria” cade il nove maggio, e sulla Piazza Rossa di Mosca va in scena ogni anno una parata celebrativa con migliaia di persone presenti.
Le celebrazioni per la Giornata dell’Europa nei Paesi dell’UE sono invece piuttosto simboliche, limitate e circoscritte. Diverse città illuminano i propri edifici e monumenti, come l’Arco di Trionfo di Parigi, la Grand Place di Bruxelles o la Fuente de Cibeles a Madrid. In Italia, fra gli altri, il Colosseo di Roma, la Mole Antonelliana di Torino e Castel dell’Ovo a Napoli.
Su alcuni di questi edifici, il nove maggio è stato esposto lo slogan della campagna elettorale per le elezioni europee 2024: “Usa il tuo voto. O saranno altri a decidere per te”.
🗳️ Il giorno della festa (e delle elezioni)
Il Parlamento europeo tra l’altro ha chiesto che proprio il nove maggio diventi la data in cui svolgere, ogni cinque anni, le elezioni europee, attualmente celebrate in giorni diversi a seconda dei Paesi dell’Unione.
L’iniziativa è contenuta in un rapporto approvato due anni fa dall’Eurocamera, che prevede anche l’elezione di 28 eurodeputati attraverso liste transnazionali. Ma il Consiglio dell’UE, che rappresenta gli Stati membri, non l’ha mai preso in considerazione.
Il nove maggio dovrebbe anche diventare un “giorno festivo europeo” per rinforzare il senso di identità fra gli abitanti dei Paesi dell’Unione. È una delle proposte uscite dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, esperimento di democrazia partecipativa che ha coinvolto 800 cittadini estratti a sorte, fra il 2021 e il 2022.
Le due idee non sono slegate, perché in molti Stati tra cui l’Italia le elezioni si tengono tradizionalmente di domenica e sarebbe molto complicato celebrare quelle europee il nove maggio, se non fosse anche un giorno festivo.
Nell’attesa che la Giornata dell’Europa diventi una giornata di festa, c’è chi ha già pensato al dolce da abbinargli: il pastel de nata. Secondo la leggenda, la ricetta nacque più di tre secoli fa nel monastero dos Jerónimos de Santa María, nel quartiere di Belém, a Lisbona. Proprio il luogo dove il 13 dicembre del 2007 fu firmato il Trattato di Lisbona, la più recente riforma dell’Unione europea.
Il Consiglio d’Europa, che non è un’istituzione dell’UE, ma un’organizzazione di 46 Stati europei che promuove democrazia, diritti umani e Stato di diritto, celebra una sua distinta “Festa dell’Europa”. Cade il 5 maggio, data della sua fondazione, avvenuta nel 1949 a Londra. Questo il videomessaggio per l’edizione 2024 della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić.
🤝 L’allargamento dell’UE
🚲 La linea ferroviaria della Prima guerra mondiale diventata una pista ciclabile
Fra i progetti finanziati in Italia dai fondi di coesione europei c’è una pista ciclabile davvero suggestiva: attraversa il Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, in Veneto, seguendo il tracciato di una ex linea ferroviaria costruita durante la Prima guerra mondiale e dismessa nel 1964. Ve la raccontiamo in questo post.
E dell’impatto delle politiche di coesione sulle nostre vite parliamo in Shape of EU, un podcast in collaborazione con la Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione Europea 👇
🇪🇺 Come si vota alle elezioni europee dell'8-9 giugno 2024?
Il voto dell’8-9 influirà sul modo in cui il Parlamento europeo prenderà le decisioni più importanti per la nostra vita quotidiana dei prossimi cinque anni: dall’economia al clima, dalla tutela dei diritti umani alla sostenibilità ambientale.
Con Carlo Notarpietro abbiamo realizzato un video sul nostro canale YouTube per raccontare come, dove, quando, perché e per chi si vota 👇
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